Al momento stai visualizzando Sistemi di raffrescamento per serre: quali sono e quale scegliere
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Nell’area mediterranea, in particolare durante la stagione estiva, nei vivai e nelle serre per orticoltura ed agricoltura si raggiungono temperature molto elevate! Per evitare seri danni alle tue colture ti consigliamo di  installare dei sistemi di raffrescamento per serre e vivai, atti a controllare e ridurre l’eccessivo calore. In questo articolo scoprirai quali sono i più utilizzati e quali i più convenienti.

 

Perché è importante mantenere sotto controllo il calore in una serra

La temperatura all’interno delle serre e dei vivai è di norma più alta rispetto a quella esterna. Il sistema serra intende riprodurre le condizioni ideali per il corretto sviluppo e la crescita senza intoppi di alcune specie vegetali che non potrebbero altrimenti resistere se esposte direttamente al clima mite tipico delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Tuttavia, se fuori controllo, specie nella stagione più calda dell’anno, l’eccessivo calore potrebbe causare danni irreversibili e molto gravi alla tua produzione, compromettendo seriamente i raccolti! È necessario pertanto che all’interno della struttura sussista un equilibrio tra più elementi (concentrazione di ossigeno e di anidride carbonica, umidità e temperatura) per garantire la corretta fotosintesi, la traspirazione, una buona fecondazione, nonché la riduzione di malattie che potrebbero portare alla morte di una o più specie. A tal proposito, esistono diversi sistemi di climatizzazione di serre. Ecco in comparazione i più utilizzati, le loro caratteristiche, le funzionalità, i vantaggi e gli eventuali svantaggi nonché difetti. Conoscerli ti consentirà di scegliere la soluzione migliore per la tua serra o vivaio.

 

 

1. Sistemi di raffrescamento per serre a ventilazione

Per salvaguardare le tue colture, esistono dei sistemi di climatizzazione basati su una semplice ventilazione. In sostanza, serre e vivai vengono provvisti di speciali impianti di climatizzazione con il compito di sostituire l’aria calda interna con una massa più fresca proveniente dall’esterno. Esistono principalmente due sistemi (aerazione naturale e ventilazione forzata), la cui scelta è influenzata sostanzialmente dalla tipologia di colture e dalla grandezza della tua struttura.

 

Ventilazione naturale

Questo sistema di raffrescamento prevede l’installazione di finestroni basculanti per l’aerazione naturale, posizionati nella parte più alta delle strutture. Si tratta senza dubbio di una soluzione economica che consente di cedere il calore dall’interno verso l’esterno. Tuttavia non è sufficiente al raffrescamento della serra.

 

Ventilazione forzata o meccanica

Il sistema di ventilazione forzata consiste nel climatizzare la serra mediante l’installazione di ventilatori estrattori, in grado di eliminare l’aria calda ed umida dall’interno, consentendo l’ingresso di aria asciutta e fresca: il flusso continuo che si viene a creare riduce la probabilità di pericolosi ristagni, di umidità e la formazione di temperature troppo elevate. Tuttavia, questa soluzione può non essere sufficiente per creare le condizioni ottimali all’interno della struttura, in quanto viene introdotta dall’esterno sempre e comunque aria calda. Dovrai quindi associarla ad altre tecniche.

 

 

2. Raffrescamento serra con i sistemi evaporativi

I sistemi evaporativi sono efficaci nelle aree caratterizzate da un clima particolarmente secco, ne esistono diverse tipologie per differenti esigenze.

 

Sistema adiabatico

Viene impiegato per evitare la disidratazione delle colture, proteggendo al tempo stesso le specie vegetali più delicate da trattamenti aggressivi. Il sistema è costituito da un determinato numero di ventilatori ed ugelli nebulizzatori che emettono vapore freddo. A contatto con l’aria calda, all’interno della serra si formano delle piccole molecole di acqua che evaporano in tempi rapidissimi senza bagnare. Si ricrea così un microclima favorevole allo sviluppo della vegetazione, con temperature anche nettamente inferiori rispetto a quelle esterne. Il successo di questo sistema di climatizzazione, dipende sostanzialmente dall’equilibrio perfetto tra nebulizzazione e la giusta quantità di aria di ricambio all’interno della serra o del vivaio.

 

Sistema fogging (nebbia)

Ugelli nebulizzatori installati in speciali tubi di distribuzione creano una nebbiolina d’acqua che umidifica l’atmosfera all’interno della serra. Per essere realmente efficace l’impianto richiede un consumo non indifferente di energia elettrica nonché di acqua.

 

Sistema fan-pad

L’impianto è costituito da ventilatori installati lungo una parete della serra oppure del vivaio al fine di rinnovare l’aria 40-50 volte in un’ora. La parete opposta della struttura è provvista di pannelli porosi che consentono lo scambio rapido dell’aria.

 

Sistema package

Questa tipologia di climatizzazione della serra prevede in un’unica camera sia il fan che il pad, per cui all’interno della struttura si mantiene una temperatura sempre costante, ideale per le tue colture.

 

 

3. Raffrescamento mediante sistema di climatizzazione

Per ottenere il raffrescamento in serra puoi sfruttare due ulteriori tipologie di sistema di climatizzazione.

Condizionamento dell’aria

Consente di assorbire il calore all’interno dell’ambiente chiuso mediante un liquido che evaporando rinfresca la struttura, abbassandone di conseguenza ed in tempi brevi la temperatura.

 

Sistema con ciclo frigorifero o con ciclo a pompa di calore

Questa tecnologia ad assorbimento consente di ottenere all’interno della serra o del vivaio condizioni ottimali di temperatura ed umidità dell’aria. Ne consegue una riduzione dei consumi di acqua ed energia elettrica, particolarmente elevati invece nei sistemi di raffrescamento di tipo evaporativo.

 

 

4. Pittura ombreggiante: il sistema che blocca il calore all’esterno!

La pittura ombreggiante per serre è molto più economico dei sistemi di raffrescamento serre sopraelencate e protegge le tue colture in serra riflettendo il calore all’esterno. Si basa sull’uso di una particolare vernice naturale, dall’elevata capacità di copertura e con interessanti proprietà termoriflettenti e schermanti: puoi utilizzarla al posto del classico telo come sistema di ombreggiamento serre perché non necessita di continua applicazione e rimozione in base alle condizioni climatiche.

Grazie a questo innovativo sistema di raffrescamento e climatizzazione per serre tu potrai:

  • risparmiare notevolmente in energia elettrica e di acqua
  • sfruttare a tuo favore i raggi solari
  • dimenticarti di costosi impianti di climatizzazione e della loro manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria.
  • assistere ad un aumento della produzione a costi irrisori.
  • proteggere le tue piante da frutto oppure ornamentali, i fiori e gli ortaggi saranno da agenti esterni e da insetti responsabili di patologie infestanti massicce che possono mettere a serio rischio il raccolto!

La pittura ombreggiante a contatto con l’acqua si schiarisce, diminuendo il suo effetto coprente: avrai il giusto livello di illuminazione e calore anche nelle giornate più piovose!
Altre peculiarità di questo tipo di pittura sono:

  • Facile correzione: per regolare il grado di ombreggiatura (in base alle esigenze della stagione corrente) ti basta variare la densità della pittura aggiungendo più o meno acqua.
  • Ecologia assicurata: la pittura viene realizzata con una minima concentrazione di vernice ed una maggiore quantità di acqua; inoltre non contiene additivi né bioacidi, non evapora e non produce sostanze tossiche a contatto con il calore. Se ciò non bastasse per darti tranquillità, sappi che la pittura è costituita da resina biodegradabile, si scioglie solo a seguito della variazione del pH, non inquina il suolo e l’atmosfera, ma soprattutto non danneggia le tue coltivazioni, in quanto non viene assorbita dalla copertura della serra e quindi non intacca la vegetazione!
  • Applicazione semplice: non richiede il supporto di personale specializzato. Spruzza direttamente la pittura sulla copertura esterna della serra o del vivaio, a condizione che sia ben asciutta. Lascia asciugare per almeno due giorni. Ecco due esempi di applicazione condotta dai nostri clienti.

 

 

 

  • Durata prolungata:  Il sistema ha una durata media di 2-3 mesi (dipende dalla quantità di acqua diluita che hai utilizzato)
  • Rimozione facile: applica l’apposito detergente per pittura ombreggiante e toglierai tutto in un attimo!

 

 

Inizia ora a proteggere le tue colture con la pittura ombreggiante: vedrai la differenza!

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